9-10 maggio 2025 Perugia
Comincia così un nuovo capitolo della storia del fundraising in Italia, scritto e diretto dai fundraiser e partecipato anche da chi opera nel non profit o da chi vi collabora a vario titolo e che nel fundraiser vede, a ragione, il punto di riferimento professionale del terzo settore. Questa consapevolezza va saputa comunicare e anche per questo esiste ASSIF, l’Associazione Italiana Fundraiser che compie 25 anni.
Per festeggiare i primi 25 anni dell’associazione che ha segnato un pezzo importante del terzo settore italiano, i soci di ASSIF hanno organizzato a Perugia il 9 e 10 maggio ASSIFNext. Molto più di un evento. Una «comunità in movimento che cresce insieme e che guarda avanti» spiegano gli organizzatori. Tutti soci ASSIF che per questo evento hanno svolto un lavoro volontario di grande valore con un particolare plauso per l’impegno di ASSIF Umbria che ha ospitato il ricco programma di incontri e di networking. Tra loro anche la ‘nostra’ Giulia Barbieri di Non Profit Factory.
“Next” rappresenta il prossimo passo, quello che ci aspetta per continuare a promuovere la cultura del dono e del fundraising, attraverso la partecipazione attiva e la valorizzazione delle competenze di ciascuna e ciascuno.
A Perugia si è svolta una due giorni di storia e di memoria, di narrazione di successi e di insuccessi, di valori condivisi. Hanno partecipato fundraiser da tutta Italia che hanno cominciato a disegnare insieme un nuovo futuro per ASSIF, anzitutto rinnovando il Consiglio Direttivo e definendo il ruolo dell’associazione nel settore che non si limita a mettere al centro il fundraising e la sua evoluzione, ma che punta a valorizzare la capacità dei fundraiser e delle fundraiser di dialogare con tutti i professionisti e le professioniste che operano nel terzo settore.
Fundraiser = fund (fondo) + to raise (raccogliere)
Molto più di chi raccoglie fondi. Non abbiamo una parola equivalente in italiano che riesca a tradurre questo termine, perché to raise significa raccogliere per far crescere. Il fundraiser è per questo un professionista ‘generativo’ per definizione. Il suo lavoro è un complesso di azioni volte a creare e a mantenere relazioni di interesse tra chi chiede risorse (economiche, materiali, umane) e chi è potenzialmente disponibile a donarle, in coerenza con la missione dell’organizzazione che permette la realizzazione di buone cause per il bene comune. Si tratta quindi di un’attività centrale non solo per la sostenibilità e lo sviluppo degli enti non profit, ma della società. Ecco perché il fundraiser punta a un coinvolgimento attivo e duraturo dei donatori, perché sono cittadini che, partecipando al dono nella sua più ampia dimensione, realizzano il bene comune di cui essi stessi beneficiano. Il fundraiser è dunque chi con il lavoro quotidiano detta il passo del paradigma antropologico e culturale che rende la nostra società davvero umana.